La chiesa
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San Gavino
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Luche
Prega pro nois Maria
Deus ti salvet Maria
Madonna della Neve
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………………… in fase di allestimento ……………. | PARROCCHIA SAN GAVINO MARTIRE
Tra le chiese importanti la Madonna di Luche è sicuramente quella dalle origini meno documentate. Cronache del Trecento, che registrano anche i più piccoli villaggetti sperduti di cui si è persa perfino la memoria, ignorano il nome di Luche. Eppure l’esistenza della chiesa fa supporre che attorno ad essa sorgesse nel Medioevo un qualche centro abitato. Accanto all’antica chiesa primitiva, nel 1954 ne fu costruita un’altra, comunicante con la prima. Alle due chiese negli anni settanta se ne aggiunse una terza, di più ampie proporzioni, per venire incontro alla moltitudine di pellegrini che vi accorrono dal Goceano e da altre parti, particolarmente nelle due feste che vi si celebrano il lunedì dopo la Pentecoste e il 5 agosto. | |
Gosos de Sa Beata Virgine de Nives chi si celebrada duas bortas de s'annu: sa die a poi de' Pentecoste e su chimbe de' Austu a Luche in territoriu de Illorai. Serenissima Signora De sos Santos melodia. Prega pro nois Maria De Nives Nostra Signora Aurora rutillante Gemma fine orientale, Cristallinu diamante, Zemminu Celestiale, Rosa intata Virginale De afflittos consoladora Prega ecc Aurora gloriosa De sos chelo. ornamentu In totta misteriosa, Maria vasu de argenta, De tesoros fundameata De grasuian dispensadora. Prega ecc. Tue ses s'arca triunfale Circundada de clemenzia. Su Babu celestiale Ti donesit sa potenzia. Su fizu sa sapienzia S'Ispiridu Santu ancora Prega ecc In su supremu conslzzu Da sa divina natura, Risplendes candidu lizu Pius de ogni crialura, Sende in sa celeste altura, De donos ministradora, Prega ecc Chelu, astros, sole e luna Ti cantan eternamente, E t'acclaman tott'in d'una Mamma de s'Onnipotente, E cun Cristos giustamente De. male. riparadora. Prega ecc. Sa gerarchia celeste T'hat dadu candida istella, Preziosissima este De su sole pina bella, O ricca e santa donzella De pupillos protettora. Prega ecc. Sa celeste gerarchia Altas laudes intonesit Cando Gabrie! s'inchinesit Saludende: Ave Maria! O lughe consolu e ghia De s'anima peccadora. Prega ecc. Maria mare abbundante De grassias in d'ogni cosa, Maria sole illustrante De sa mente dubitosa. Maria candida rosa Chin ogn'anima innamora. Prega ecc. Già chi ses tantu esaltada Pro tandos donos Maria, Tene pro incumandada Cust'illustre cunfraria, E nos sias lughe e ghia In sa vida e in s'ultim'ora. Prega ecc. Serenissima Signora De sos Santos melodia, Prega pro nois Maria De Nives Nostra Signora. | ||
Deus ti salvet, Maria, chi ses de gratia plena. De gratias ses sa vena ei sa currente. De gratias ses sa vena ei sa currente. Su Deus onnipotente cun tegus est istadu. Pro chi t'hat preservadu Immaculada. Pro chi t'hat preservadu Immaculada. Beneitta e laudada, subra a tottu gloriosa. Mama, fiza e isposa de su Segnore. Mama, fiza e isposa de su Segnore. Beneittu su fiore e fruttu de su sinu. Gesus, fiore divinu, Segnore nostru. Gesus, fiore divinu, Segnore nostru. Pregade a Fizu ostru pro nois peccadores, chi tottu sos errores nos perdonet. Chi tottu sos errores nos perdonet. Ei sa gratia nos donet in vida e in sa morte. Ei sa diciosa sorte in Paradisu. Ei sa diciosa sorte in Paradisu. | ||
LA MADONNA DELLA NEVE La nostra Madonna di Luche dispensa prodigi a piene mani a chi li chiede in devozione. Collabora nelle aspirazioni più sane della nostra collettività. Conta prodigi in tutto il Goceano e in devoti lontani. Le attribuiscono un numero enorme di miracoli straordinari. Si accenna appena alle Sue poco dimostrabili - vere ugualmente - improvvise apparizioni sotto le sembianze di arzille vecchiette, di signore compile o di bambine candide che, dopo aver svolto compiti oltre le cose di ordinaria amministrazione, scompariva improvvisamente lasciando qualche dubbio misterioso, e benefico. Queste apparizioni garantivano in genere la compagnia e l'incoraggiamento nei momenti e nei luoghi di pericolo. Assicuravano la guida che portava ad un amico o ad una cosa introvabile. Predisponevano il superamento di momenti di crisi e la soluzione di problemi difficili che apparivano insormontabili. E' considerata sempre un approdo sicuro, un'ancora di salvezza. Si riportano fedelmente alcune frasi testuali e commenti di persone cattoliche praticanti e no ... | ||
I Miracoli Ad un bambino dell'asilo venne chiesto: "Cosa metteresti nel presepio?". Rispose prontamente: "Quella Signora che mi ha salvato la vita!", alludendo alla Madonna della Neve. Il bambino Tempo addietro era finito sotto una macchina che si era girata e rigirata sopra di lui che rimase pressoché illeso. Un altro ammette: "Si, non vado quasi mai in chiesa, ma nei confronti della Madonna della Neve ho un grossissimo debito, debbo pagarLe la vita che mi ha voluto risparmiare". Il mezzo che guidava gli passò sopra in uno strano cappottamento come impazzito e lo lasciò in perfetta incolumità, nella scarpata prossima al Santuario. Una signora esordi: "So che non mi credete: sono guarita per opera della Madonna. Ero ormai rassegnata da anni a sopportare la paralisi e l'immobilità delle gambe. Una sera mi feci portare nel piazzale della Chiesa più per prendere una boccata d'aria che per sperare in miracoli che ritenevo impossibili. Mi reggevo a stento sulla sedia. Mi sentì spingere, mi alzai di scatto e potei entrare con le mie forze in Chiesa per ringraziare con tutta la commozione che potete Immaginare, l'Autrice di così grande miracolo. Grazie a Dio, ora posso recarmi in chiesa da sola quando voglio". "Sapevo che avevo i giorni contati e anche i miei familiari erano quasi rassegnati al peggio. Una sera caddi in coma profondo e resi inevitabile ai familiari una corsa in macchina verso l'Ospedale di Nuore. Sul tratto di strada di fronte al Santuario mi ridestai con tutte le energie di una persona normale. Protestai: Non ho niente! Facemmo inversione e son trascorse decine d'anni senza che abbia più sentito la serie di acciacchi che prima mi tormentavano",raccontò una signora molto religiosa. Si potrebbe proseguire sino alla noia con questi racconti di amici incontrati casualmente che non parlano solo di soluzioni miracolose di casi clinici, ma dei loro casi più disparati in tutti i campi. Mi permetto ancora di descrivere nei dettagli un miracolo avvaloralo da molte persone anziane sulla sua veridicità. Nei primi del secolo scorso un distinto signore si trovò improvvisamente braccato dai suoi nemici che l'inseguirono sino allo spiazzo antistante la Chiesetta della Madonna della Neve e riuscirono agevolmente a circondarlo. Nell'estremo pericolo s'invocò devotamente alla Madonna con tutto il fervore immaginabile. Si accostò alla porticina che cedette d'incanto, si precipitò nella Chiesetta, scostò in un baleno la Statua spingendola in avanti e vi si nascose dietro. Gli inseguitori lo videro entrare, erano sicuri di averlo nelle loro mani, irruppero nel Santuario, frugarono con calma ogni angolino della Chiesetta, palparono accuratamente persine il lungo mantello della Madonna e in nessun modo riuscirono a scovarlo. Tutti concordarono che la mancata vittima era una persona distinta dal cuore d’oro, venne miracolosamente resa invisibile e logicamente salvata da sicura morte. Il più convinto del miracolo fu, a ragione, l'interessato diretto, cioè il miracolato, che scrisse di getto i Gosos in onore della Madonna e deliberò dal momento di organizzare un pranzo a sue spese per tutti i partecipanti alla festa che si celebra il cinque agosto. Per testamento ordinò agli eredi di perpetuare la tradizione dello stesso pranzo, ciò che puntualmente avviene tuttora. Altri miracolali, dicono forestieri, stabilirono di organizzare un pranzo uguale per la festa di maggio che cade il giorno dopo la Pentecoste. L'onere del pranzo e di quest'ultima festa di maggio è stato assunto, da pochi anni a questa parte, da un valido Comitato. I gosos composti, per grazia ricevuta, in onore della Madonna sono i seguenti che si trascrivono con la stessa grafia dialettale dei tempi: | ||
La giustizia Ma la devozione, l'adorazione, l'ammirazione non sono motivate solo dalla profusione dei miracoli: la Madonna è strabiliante e nota per il Suo altissimo senso di giustizia cui la nostra comunità è assai sensibile. Molti onesti, constatando le ingiustizie sociali terrene, l'egoismo, la cattiveria, citano episodi in cui la Madonna è intervenuta provvidenzialmente per controbilanciare e riparare torti subiti dai deboli. Confermano con convinzione: "Nostra Signora sos peccados los facher pranghere (pagare)". La Madonna è famosa in particolare per le -giuste, significative, clamorose, sempre originali punizioni per atti sacrileghi commessi nei Propri confronti. " Fata e pagada", raccontano. Le coincidenze tra causa ed effetto sono troppo evidenti da sbalordire qualsiasi incredulo. Mi auguro che non sia sacrilego citare, alcune clamorose connessioni "tra delitto e castigo". Poco prima della Grande festa, verso gli anni venti, due con tadini sostavano impazzienli a lungo nell'aia antistante alla Chiesetta in attesa che arrivasse un venticello favorevole per poter ventila re la paglia e separarla dai chicchi di grano. La noia è una pessima consigliera. I due pensarono di poter costringere la Madonna a mandare il vento desiderato addossandoLe il tascapane di pelle (sa tascheddaj, il pungolo, il ventilabro e il tridente. Appena terminato l'atto irriverente nei riguardi della Madonna arrivò i! vento regolare e, in men che non si dica, la paglia volò via scoprendo un mucchione di grano offerto dall'annata particolarmente prodiga. Si affrettarono a portare orgogliosamente la prima soma di frumento col cavallo, lasciando a guardare l'aia un amico. Ripartirono da Illorai per il secondo carico, ma a Sa Picca, nell'imboccare la curva a gomito in discesa il cavallo s'impennò e rovinò nella scarpata schiantandosi nella stradetta sottostante e morì sul colpo assieme ai due sacrileghi contadini che aveva in groppa. Una bellissima mattinata di maggio si celebrava la Santa Messa, mentre alcuni ragazzetti passeggiavano nello spiazzo attiguo al Santuario. Alcuni aspettavano le compagne, altri erano meno certi d'incontrarle, altri ancora speravano vagamente in qualche lieta sorpresa, in un incontro fortuito (la speranza è dura a morire). Nell'irrequietezza dell'attesa un giovane si lasciò andare verso un atto sacrilego proprio di fronte all'ingresso principale della Chiesa. E' stato un gesto improvviso che nessuno dei presenti poté ostacolare. Il sacrilego ebbe una giornata normalmente movimentata relativamente felice. Ma quel giorno per lui fu l'ultimo. Morì di morte violenta nella serata inoltrata in vista del Santuario. | ||
Adesso la Madonna ha ripreso a dispensare prodigalmente miracoli e solo miracoli. Probabilmente ora ha voluto allentare lo spinto di rigida giustizia, per presentarsi, come tutte le madri moderne, che difendono amorevolmente ad oltranza i propri figli buoni e cattivi, nella buona e nella triste sorte. | ||